AMICI DEL PRESEPIO VIVENTE DI GAVARDO

Il Presepe che da diversi anni…

… si tiene presso il vecchio mulino di Gavardo, lungo la riva del fiume Chiese, costituisce evento di rara suggestione.
L’incanto delle atmosfere natalizie… la straordinaria bravura del figuranti, la filologica esattezza delle ricostruzioni di ambientazioni e costumi, si unisce infatti alla magia di un luogo che per la comunità gavardese ha costituito, per secoli, simbolo e sostanza della propria storia,
Una visita non distratta alla rappresentazione diviene dunque un modo per rivivere un clima entro il quale si dipanano le magie senza tempo del Santo Natale, accolte nel silenzioso scorrere delle stesse acque che sin dal Quattrocento hanno mosso le ruote e le macine del vecchio mulino della comunità, in locali oggi restituiti ad una diversa fruizione ma sempre carichi di meraviglia.
Circondato da pastorelli e musicanti, mugnai e tessitori, nell’attesa dell’ arrivo dei Re Magi, sorride il Bambin Gesù, Re della storia.

STORIA

Un Presepe di tanto tempo fa!

Il “Presepe Vivente di Gavardo” nacque nel Natale del 2003 ad opera di un gruppo di persone gavardesi e venne rappresentato per la prima volta nella caratteristica casa Marchetti-Nicoli. Dopo due anni, non essendo più disponibili i locali per contenere tutto il pubblico, venne trasferito in un luogo più spazioso e più consono sia dal punto di vista rappresentativo, sia per motivi di sicurezza. I locali vennero individuati tra le mura appena ristrutturate del vecchio mulino di proprietà del Consorzio del medio Chiese e gestito dall’Amministrazione Comunale quale luogo di incontri pubblici per gli interscambi di natura artistico-culturale e sociale. L’organizzazione della manifestazione ed il suo allestimento è curato da volontari gavardesi, che si prodigano senza nessun profitto, alla riuscita della manifestazione. Le comparse sono persone del paese, dall’età più disparata; i ruoli più ambiti sono naturalmente quelli della Madonna di S. Giuseppe e del bambinello, quest’ultimo prevalentemente impersonato da un bambino giocattolo, data la scarsa disponibilità da parte di genitori a prestare il proprio nascituro in questo periodo così freddo dell’anno. Qualche eccezione si è avuta, non senza adottare qualche strategico accorgimento per affrontare il rigore serale contro le sensazioni di torpore dovute all’immobilità posturale dei personaggi. Altri personaggi particolarmente ricercati sono i pastorelli, i Re Magi e soprattutto la gente che si destreggia nelle attività lavorative sia agresti che domestiche del tardo ottocento. Le figure che rispecchiano più le caratteristiche di quel tempo sono infatti la gente più umile, presi tra contadini intenti nei campi ed artigiani a curare i loro manufatti, nonché massaie nelle faccende domestiche, fanciulli che giocano e musicanti che diffondono le loro piacevoli composizioni. In questo frullare mistico ed operoso di eventi si scorge in lontananza il frutto e la ragione della nostra operosa iniziativa: dinanzi alla mangiatoia, povero tra gli uomini, un attore che non si concede vanto perché proprio lui è il vero” Protagonista “della nottata. 

GALLERIA

La nostra storia di Presepe

Con l’intento di risvegliare a ogni ricorrenza natalizia e nell’animo umano quel clima festoso e solenne annunciato già da duemila anni, vogliamo rinnovare il nostro impegno affinché il pensiero della buona novella sia sempre attuale. Le nostre interpretazioni e personificazioni, adattate al contesto del tempo (tardo ottocento), vogliono ricreare quell’atmosfera geniale e misteriosa in cui i nostri progenitori conducevano una vita umile e schietta in un ambiente altrettanto severo e indigente, minato spesso da carestie e tribolazioni, dove l’integrità della persona era spesso minacciata dalla malattia e dall’umiliazione, ma sempre contenuta da una fervida fede.

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